Libri:
- “Le meraviglie del Duemila” – Emilio Salgari (1907)
Cosa succederebbe se due uomini del 1903 si risvegliassero nel 2003? Che cosa troverebbero ad aspettarli? Lo scopriamo in questo incredibile romanzo di Emilio Salgari, avventuroso come i libri di Sandokan ma questa volta ambientato nel futuro. E’ uno dei pilastri della protofantascienza italiana, nonché una delle opere di Salgari meno conosciute.
Ho adorato le ingenuità del romanzo, ma anche le scoperte: alcune cose vorrei davvero fossero presenti in questi anni, mentre altre mi hanno lasciata stupita perché Salgari le aveva immaginate già a quel tempo.
Voto: ★★★★☆
- “Dannazione” – Chuck Palahniuk (2011)
Madison, figlia tredicenne di una star del cinema e di un miliardario, muore e va all’inferno, e questo sembra per lei un evento decisamente migliore che continuare la sua vita. Divertente la descrizione degli inferi, ma molto banale, nell’ottica della scrittura e delle storie di Palahniuk, il resto. Forse è questione di abitudine, ma non riesco più a prendere sul serio ed a farmi stupire dai percorsi di rivalsa dei personaggi di cui ci racconta questo scrittore: mi sembra che sia sempre la stessa storia, raccontata in modo simile, di cui cambiano (neppure troppo) solo i personaggi.
Voto: ★★☆☆☆
- “La Peste” – Albert Camus (1947)
Avevo sempre sentito parlare di questo libro e sentivo come una grande mancanza il fatto di non averlo mai letto; non sospettavo quanto grande, però.
Orano, in Algeria, è una città come le altre, che non spicca per nulla in particolare e la cui routine si basa su lavoro e giornate banali. Ma un giorno arriva la peste, che, iniziando come la malattia del corpo che è, pian piano crescerà diventando qualcosa di più complesso e diverso, radicato nell’anima, cambiando per sempre la percezione della vita da parte dei suoi abitanti. Il romanzo sembra essere diviso in due flussi di storia paralleli: quello della massa dei cittadini di Orano, e quella del dottor Rieux ed i suoi compagni Tarrou, Rambert, Grand e Cottard.
La peste è simbolo del male in generale e del nazismo.
Ne ho parlato anche qui: Una maniera facile per far la conoscenza d’una città – da “La Peste” di Camus
Voto: ★★★★★
Film:
- “Facciamola finita” – Evan Goldberg, Seth Rogen (2013)
Il film è girato dai creatori di Pineapple Express e la maggior parte degli attori che abbiamo già conosciuto nella famosa commedia interpretano qui una versione di loro stessi. La storia è quella del gruppo di attori che si ritrova ad una festa a casa di James Franco ed all’improvviso arriva nientemeno che l’Apocalisse. Per salvarsi, i protagonisti devono fare in modo di andare in paradiso, ma, a causa delle antipatie mai espresse all’interno del gruppo, non si rivela impresa facile.
Voto: ★★★☆☆
- “Detention” – Joseph Kahn (2011)
Film strano e confuso: dovrebbe essere una commedia horror, ma è più grottesco che altro. C’è un assassino che uccide liceali, una ragazza tutt’altro che popolare, il suo gruppo di amici e l’immancabile cheerleader. Tutto si confonde con viaggi nel tempo e scambi di corpo: un film che ha provato ad essere divertente ed originale ma è riuscito solo a tramutare la storia in una sequela di eventi senza senso apparente.
Voto: ★★☆☆☆
- “Mine Games” – Richard Gray (2012)
Tre coppie di giovani vogliono raggiungere alcuni amici per passare insieme un weekend in una casa di campagna, ma quando arrivano sembra non esserci traccia degli stessi. Questa non è l’unica stranezza che sembra caratterizzare la loro piccola vacanza, e le cose diventeranno seriamente bizzarre quando uno di loro troverà l’accesso di una miniera sotterranea abbandonata.
Niente di speciale o mai visto, ma neppure così terribile: ok per passare due ore senza pensare a nulla.
Voto: ★★★☆☆
- “Finders keepers” – Alexander Yellen (2014)
Questo film per la tv affronta nel solito modo la solita storia della solita bambola trovata dalla solita bambina che, manco a dirlo, viene da essa posseduta. Giusto un po’ banale?
Magari si riprende sul finale, ma non lo saprò mai visto che mi sono addormentata prima della fine (e non era stanchezza).
Voto: ★★☆☆☆
- “Grave encounters 2” – John Poliquin (2012)
La storia del film “Grave encounters” (ma davvero in italiano è “ESP”? :/) è vera e la sua troupe è scomparsa tragicamente durante le riprese. Ecco cosa scopre uno studente di cinema, e la sua indagine non si ferma qui: dopo aver identificato l’ospedale psichiatrico nel quale si svolge il film, vi si dirigerà insieme ad una piccola troupe di fortuna per scoprire la verità.
Voto: ★★★☆☆
- “La casa” – Fede Alvarez (2013)
C’è bisogno di scrivere la trama? Direi di no. Al contrario di quel che ci si aspettava in quanto remake di un classico del genere horror, “La casa” versione 2013 non è poi così male.
Voto: ★★★★☆
- “Annabelle” – John R. Leonetti (2014)
La bambola di “The conjuring” è tornata…o meglio: questa è la storia di Annabelle e di come sia finita nella teca dei coniugi Warren. Il film è costruito sulla storia di una coppia di giovani sposi che hanno una bambina e dei tormenti che la bambola riverserà soprattutto sulla madre. In realtà questo non c’entra nulla con la storia realmente accaduta, della quale si vede un piccolo riassunto all’inizio.
Voto: ★★★☆☆