“Per quanto uno possa cavarsela dignitosamente quando è in buona salute, basta poco più di un abbattimento di umore o dell’avvisaglia di un malanno per ricacciarci nell’alveo della nostra lingua madre.”
Quante volte mi è successo! 🙂
Ad ogni modo: questa citazione proviene dal racconto “Troppa felicità“, che dà nome all’intera raccolta; queste pagine narrano una versione romanzata degli ultimi giorni di vita di Sof’ja Vasil’evna Kovalevskaja, matematica, attivista e scrittrice russa, nonché prima donna ad avere una cattedra universitaria nel 1889 in Svezia.
Troppa felicità (Supercoralli)
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